L’Europa è fatta dai suoi popoli, non dai suoi governi
Via Cupa numero 5 a Roma è una piccola tendopoli fuori un locale oggi sgomberato ma che dal 2001 ospitava un centro culturale e di accoglienza per migranti in transito. In questa stradina dietro la stazione Tiburtina si riversano le due crisi che caratterizzano oggi l’Europa: quella finanziaria e quella umanitaria. Qui sono accampati oggi numerosi migranti richiedenti asilo che l’Europa non sa dove mettere. Qui una umanità che patisce l’austerità solidarizza con i migranti portando loro beni di necessità. Qui si sono incontrati per la prima volta Yanis Varoufakis e Luigi de Magistris. Ad ascoltarli, a porre loro domande i movimenti protagonisti delle battaglie di civiltà di Roma e di Napoli e qualche volto noto della sinistra storica italiana come Valentino Parlato, tra i fondato de il Manifesto. A Londra, a Edimburgo, a Cardiff e a Belfast la Gran Bretagna decide se stare o meno nell’Unione europea, ma l’imminenza di tale scelta non è considerata come un punto di non ritorno dagli interlocutori: «i britannici non stanno rigettando l’Europa ma stanno rigettando le modalità europee, la combinazione di autoritarismo e autorità, i modi in cui si sta avvelenando il vecchio continente», dichiara l’ex ministro greco. Il neo-ri-eletto sindaco di Napoli ha ricordato come la sua amministrazione è stata l’unica in Italia ad aver posto un limite alla spendig review: «mi avevano detto di chiudere asili e scuole comunali, ma la Costituzione garantisce il diritto allo studio, erano i quattro governi dell’asterity ad essere nel torto e il consiglio di stato mi ha dato ragione; Napoli ha assunto nuove maestre e aperto nuove scuole». Il sindaco ha ricordato come nei giorni del referendum sulla facciata del palazzo municipale vi fosse uno striscione con su scritto “L’Europa è fatta dai suoi popoli, non dai suo governi”. Per Varoufakis «l’Europa la salveremo mettendo il demos nella democrazia, disobbediremo, creeremo una agenda paneuropea, una rete di città e governi. Invertiremo l’austerità in un new deal, non un progetto per esperti ma per cittadini». Varoufakis si allontana, de Magistris saluta la piazza romana e mentre si allontana lo avvicina un ragazzo munito di telecamera; domenica ci sono le politiche in Spagna è il momento di ricambiare l’endorsement per Ada Colau e per la sua lista “Barcelona en Podemos” candidata in Catalogna.