Autorità idrica della Calabria, si intervenga subito
Si intervenga subito sull’Autorità idrica della Calabria. Perdere 104 milioni di euro per non aver inviato al ministero delle Infrastrutture un documento indispensabile come il Piano industriale, non rappresenta solo un’inaccettabile défaillance da parte dell’organismo ma mortifica un’intera regione che sul tema dell’acqua pubblica si vede da tempo negata ogni diritto.
La bocciatura del ministero è l’ennesima occasione sprecata da una classe dirigente inconcludente ma è anche lo specchio di un sistema frammentato in una miriade di soggetti gestori e di competenze, spesso frutto di piccoli potentati politici locali.
È questo il circolo vizioso che bisogna prioritariamente spezzare se si vuole realmente costruire un sistema interamente pubblico ed efficiente che metta in primo piano i diritti dei cittadini calabresi ad avere un servizio adeguato e non i dividendi delle società e le clientele della politica.
Mi auguro che su questo il presidente di Regione non faccia solo chiacchiere; che si colga l’occasione per ripensare la gestione delle risorse idriche calabresi che devono essere tutte pubbliche; che chi si è reso responsabile dell’ennesimo fallimento venga rimosso e che si possano in qualche modo recuperare queste importanti risorse destinate a migliorare un servizio primario.
Sull’acqua pubblica non si scherza e non possono essere tollerate altre ambiguità e inefficienze.
Luigi de Magistris