La chiusura delle Scuole è inutile quanto dannosa
In questi giorni si susseguono dichiarazioni di Presidenti di Regione – in primis quello del Governo campano – che propongono, come prima misura per la riduzione dei contagi da Omicron, la chiusura delle Scuole.
La Regione Campania ha già vinto lo scorso anno il primato per numero di giorni di chiusura della scuola ed evidentemente ha intenzione di vincerlo ancora. Eppure, è stato dimostrato dalle riprese in presenza dello scorso anno che LA CHIUSURA DELLE SCUOLE NON IMPATTA SULLA CURVA EPIDEMIOLOGICA e che invece sono pesantissimi i suoi effetti sui risultati sull’apprendimento, come rilevati lo scorso anno in ogni scuola e certificato dalle prove INVALSI e dai monitoraggi del Ministero.
Fortissimo poi è anche l’impatto delle chiusure sulla dispersione scolastica che si è impennata nelle scuole superiori soprattutto per i ragazzi meno scolarizzati o in stress cognitivo o appartenenti a contesti sociali economicamente in sofferenza. LA CHIUSURA DELLE SCUOLE È UN EFFICIENTE MECCANISMO DI “SELEZIONE NATURALE”, in cui a soccombere sono i più deboli.
Sono impressionanti i dati dei numerosi studi di psicologia effettuati sullo scorso anno scolastico e tutti convergenti nel rilevare un’impennata dei disagi, delle depressioni e di altri disturbi psichici da isolamento e di fenomeni estremi come l’ hikikomori.
LA CHIUSURA DELLE SCUOLE ISOLA E DEPRIME UN’INTERA GENERAZIONE E, paradossalmente, LA ESPONE A MAGGIOR RISCHIO DI CONTAGIO perché, a meno di non chiuderli in casa, i ragazzi trovano punti di aggregazione molto meno controllati e sicuri. Inoltre, a causa anche della crisi totale del sistema sanitario e degli strumenti del welfare di prossimità, viene meno anche l’ultimo servizio sociale efficiente, diffuso e gratuito per le famiglie con giovani con disabilità.
È però vero che in questi due anni nulla è stato fatto né dallo Stato né dalle Regioni per GARANTIRE LA TENUTA E LA GESTIONE DELLE SCUOLE SUL PIANO AMMINISTRATIVO! Non si può scaricare su studenti e famiglie l’incoerente cervelloticità dei protocolli imposti alla Scuola che, applicati come si deve, paralizzano segreterie e dirigenti in una rete di incombenze burocratiche impossibili da gestire. Bisogna rendere le regole meno formali e più concrete, più sostanziali. I PROTOCOLLI PER LA SCUOLA DEVONO ESSERE PIÙ REALISTICI E GESTIBILI E DEVONO GARANTIRE REALMENTE LA TUTELA DEI LAVORATORI. Vanno cambiati subito, dall’uso delle mascherine ai meccanismi di tracciabilità all’utilizzo del personale per le sostituzioni…Si può fare!
Sulla scuola non si può continuare a mettere in scena l’ignobile farsa di Presidenti di Regione d’assalto, inflessibili sulla scuola e muti rispetto al sistema di trasporti di loro competenza e rispetto alle condizioni di lavoro in fabbriche ed opifici dove di fronte al denaro la salute è nulla, di fronte al profitto non ci sono regole.
LE SCUOLE DEVONO RESTARE APERTE PERCHÈ È NECESSARIO E POSSONO RESTARE APERTE PERCHÈ SONO SICURE. Facciamole lavorare in pace, con strumenti e regole funzionali e valorizzandone l’autonomia didattica e organizzativa.
Segreteria Cittadina demA