La sudditanza nei confronti di De Luca e il suo “concorsone flop”, pagato con le risorse dei Comuni
Oggi il sindaco Manfredi, com’è giusto che sia, ha portato il suo saluto ai neo assunti nel Comune di Napoli, vincitori del concorsone Ripam/Formez del 2019. Fino a qui tutto normale.
Alla cerimonia è stato invitato anche Vincenzo De Luca. Onestamente non credo che in nessuna parte d’Europa si assista a cosi frequenti manifestazioni di sudditanza, come quelle a cui siamo costretti da cittadini napoletani da quando De Luca è presidente della Regione.
Ai giovani neo assunti vanno i miei migliori auguri e l’imbocca al lupo per il proprio futuro lavorativo. Va anche ricordato che non devono certo ringraziare la Regione Campania e nessun altro per aver vinto un concorso pubblico. La selezione negli enti locali dovrebbe essere una normale attività della pubblica amministrazione, non la gentile concessione di qualcuno. Poi in questo caso sono dipendenti del Comune di Napoli ed hanno già dovuto sorbirsi la boria di De Luca, dopo la prima selezione, la fine del tirocinio e dopo aver vinto definitivamente il concorso. Basta, veramente non se ne può più!
Poi nello specifico se qualcuno volesse mettere in fila le cose, però:
– Il concorsone è stato un flop, doveva riguardare 10.000 https://bit.ly/3oqlokv invece alla fine i selezionati sono stati circa 1.800.
– Le risorse non sono un regalo di Regione Campania. Le risorse per la stabilizzazione dei vincitori sono a carico dell’ente che assume, per capirci a Napoli i soldi li mette il Comune con il proprio bilancio e l’approvazione del proprio piano di fabbisogno (atti della precedente amministrazione).
– La Regione ha finanziato solo le procedure concorsuali, per farlo ha dovuto attingere dai fondi europei rivolti ai disoccupati campani, giustificando la spesa con 10 mesi di tirocinio presso gli enti. Poteva essere anche una buona idea se non fosse stata fatta in fretta e furia per garantire la partenza delle attività prima della campagna elettorale per le regionali del 2020, oppure se si fosse previsto il tirocinio presso l’ente nel quale poi si veniva assunti…Morale della Favola? 3 anni per portare a termine le assunzioni. A questo punto gli enti locali coinvolti avrebbero avuto più convenienza a farsi da soli i concorsi così da avere prima il personale che mancava.
– A Napoli la precedente amministrazione con l’approvazione dei bilanci e del piano di fabbisogno ha messo a disposizione 500 posizioni. Dai profili selezionati in regione però ne sono arrivati circa 280, visti i tempi e l’incertezza delle condizioni di ha partecipato al tirocinio che non garantiva l’assunzione, alla fine al Comune di Napoli ne arriveranno meno della metà.
In sintesi si dovrà fare un nuovo concorso. Quindi cornuti e mazziati tutti gli enti che hanno seguito l’indicazione della Regione. Praticamente “abbindolati” con la promessa di una rapida procedura concorsuale e alla fine costretti a rimettere nuove risorse pubbliche per una nuova selezione.
Insomma una presenza, quella di De Luca, se non inutile quanto mai inopportuna. Come se Schettino portasse i superstiti della Costa Concordia ad ammirare il luogo del naufragio… non una volta ma 10!
P.s. Nella Regione in cui la parola lavoro è scomparsa dalle pagine della carta stampa. Ovviamente anche di questa storia nessuno dirà nulla.