I diritti negati
Che cosa è successo a Riace? Dopo la sentenza di primo grado che condanna Mimmo Lucano a 13 anni vogliamo capire con chi ne ha gli strumenti cosa sia successo davvero. In un paese dove per concorso esterno in associazione mafiosa si prendono 11 anni, in una terra dove la ‘ndrangheta comanda da decenni, dove profondi e solidi sono gli intrecci con pezzi deviati della massoneria e della politica corrotta, dove il caporalato è gestito dalla criminalità organizzata succede che un Sindaco che ha creato un modello capace di ribaltare il modello di gestione dell’immigrazione diventa un obiettivo da colpire.
La costante criminalizzazione dell’immigrazione e persino di chi salva le vite in mare serve a giustificare politiche discriminatorie di negazione dei diritti più elementari.
Il modello Riace era la dimostrazione che l’integrazione è possibile e può funzionare se lo si vuole fare, che i diritti sono un collante e non un ostacolo.
Questo messaggio in terra di ‘ndrangheta poteva essere lasciato passare?
Ne parliamo venerdì sera a Brescia con Don Fabio Corazzina, Luigi de Magistris, Mimmo Lucano, Mario Bruno Belsito (Rete Antimafia Brescia).