I “giovani vecchi” i veri nemici della politica
Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative aumentano, per i Movimenti come demA e i partiti tradizionali, le iniziative e il dibattito politico interno. Nell’area di centro sinistra, al momento, la nostra proposta sembra ancora l’unica in campo. Una proposta più che legittima che intende portare avanti il cambiamento iniziato ormai circa dieci anni fa con la candidatura di rottura di Luigi de Magistris, una candidatura che ha dato vita ad un nuovo modello di fare Politica. Grazie anche alla partecipazione attiva della città, dei comitati, delle associazioni e delle assemblee popolari in questi ultimi dieci anni si è costruita un’alternativa al vecchio sistema politico che ha amministrato la città, un laboratorio politico e sociale che ha messo al centro le persone, le competenze e l’impegno civico. Si sono scritte delibere costituzionalmente orientate, che oggi fanno giurisprudenza; si sono condivise idee e progetti di riqualificazione urbana ma anche riqualificazione sociale.
Il bilancio politico amministrativo di questi dieci anni è più che positivo considerato che la città è stata amministrata senza soldi e con un “debito ingiusto” ereditato da venti anni di malgoverno a guida di chi oggi rappresenta il PD, ma che prima si identificava con altre sigle. Un partito, il PD, che solo ora, attraverso il suo segretario metropolitano e a ridosso delle elezioni, invoca con insistenza una legge speciale per Napoli, proprio loro che hanno sprecato enormi opportunità e continuato negli anni a fare una mera propaganda elettorale a spesa dei napoletani. Troviamo a dir poco sorprendente questo atteggiamento nei confronti della Città di Napoli che, in questi ultimi dieci anni, ha dovuto rinunciare alla possibilità di ricevere servizi migliori, per la mancanza di risorse adeguate dovuta al peso di quei debiti contratti dai loro stessi rappresentanti politici che hanno governato la città.
Il Pd spieghi alla città e a noi perché solo oggi c’è un interesse per la città considerato che è maggioranza politica da almeno cinque Governi e perché non ha mai pensato di emendare, in questi anni, una legge speciale per Napoli così come avvenuto più volte per Roma. Non vogliamo pensare che si tratti di mera campagna elettorale a danno, ancora una volta, dei napoletani viste le prossime elezioni comunali. Ben cinque sono stati i commissariamenti straordinari che hanno interessato la nostra città: sottosuolo; rischio idrogeologico; emergenza post terremoto; emergenza rifiuti; bonifica di Bagnoli. Ognuno di questi commissariamenti ha prodotto spese e contenziosi che, per la stragrande parte, sono ricaduti interamente sulla città di Napoli e i suoi bilanci, aggravando oltremodo la gestione. Tra mille difficoltà l’attuale amministrazione comunale ha avuto sempre come obiettivo quello di garantire servizi migliori. Prima della pandemia, Napoli era al vertice della classifica nazionale come meta turistica in termini di offerta culturale e di presenza.
Per tali ragioni crediamo e vogliamo continuare in questo cambiamento. La nostra proposta è sempre aperta e dialogante a tutte le forze politiche e non della città. Riteniamo appaia ridicolo chi oggi pensa che basti farsi scattare una foto con un megafono per apparire come colui che rappresenta il nuovo, non è altro, invece, che la riproposizione di una fotografia già vista. La fotografia di un partito che ha lasciato Napoli con una situazione economica disastrosa e che solo grazie all’affidabilità di governo e alla credibilità di Luigi de Magistris è potuta divenire punto di riferimento.
La città non dimentica che i rappresentanti campani e deputati del PD non solo nulla hanno fatto in questi anni ma si sono anche opposti anteponendo l’interesse politico di parte a quello dei cittadini e della città.
Movimento demA