Ancora uno slittamento delle lezioni in presenza? Il punto di vista di demA
Apprendiamo di una richiesta rivolta dal Presidente di Anci Campania al Presidente De Luca, richiesta che de facto invita ad un ulteriore slittamento della ripresa delle lezioni in presenza, prevista per scuole dell’infanzia e classi prime per il 24, per le altre classi della primaria e la prima media per il 30 novembre. La lettera del Sindaco Marino chiede di prorogare al 6 dicembre l’ordinanza 90 per completare gli screening. Domenica 6 dicembre. E l’8 dicembre è l’Immacolata. Il 7 faremo ponte? Come DemA siamo davvero sconcertati.
Se la motivazione, come sembrerebbe, è favorire il completamento dello screening con la dovuta “calma”, si può obiettare che chi ha fatto il tampone il 20 novembre per il 6 potrebbe aver necessità di rifarlo. Se la motivazione, più plausibile, è l’ascolto della paura, che purtroppo in questo momento attanaglia tanti adulti, allora non c’è dubbio che nessuna data può essere indicata come valida. Ma se la ragione vera, come crediamo, è la disorganizzazione, come si intuisce dalla proposta , contenuta nella stessa missiva, di chiedere alle scuole di raccogliere le prenotazioni per i test, siamo alla farsa.
Con le scuole chiuse da un mese nemmeno un numero verde funzionante? Scopriamo infine che la lettera, che dice di dar voce ai Sindaci in realtà non pare averli ascoltati granché. Di certo non ha ascoltato il Sindaco di Napoli, e ipotizziamo che ne abbia trascurati anche altri, cogliendo tutti di sorpresa. Si palesa ancora una volta che la pretesa di chi siede in Unità di crisi di assumere decisioni su materie decisive per centinaia di migliaia di cittadini senza il dovuto ascolto di chi, come Luigi de Magistris, governa la terza città d’Italia, è errore di gravità inaudita. È calcolo cieco.
DemA crede nel dialogo e nel protagonismo, e pretende che la politica non stia chiusa dentro le stanze quando assume punti di vista e decisioni così serie nei riguardi dei diritti dell’ infanzia e adolescenza, di cui tanti oggi si riempiono retoricamente la bocca.
Il Movimento demA