Documento politico

COORDINAMENTO NAZIONALE demA

sabato 14 settembre 2019

 DOCUMENTO POLITICO*

Siamo reduci da una crisi  di Governo apparentemente incomprensibile, che in parte sfugge ai parametri della politica così come l’abbiamo conosciuta fino ad ora, e che probabilmente per essere compresa fino in fondo ha bisogno di uno sguardo che si allarga sull’Europa e sul ruolo destabilizzante per Bruxelles che il governo a trazione leghista aveva assunto negli ultimi mesi.

L’attuale formazione governativa ha evitato quel voto che probabilmente avrebbe segnato un ulteriore avanzamento della destra e ricostruisce una nuova maggioranza parlamentare composta da Pd, 5 stelle e Leu, con il consenso dei poteri forti e dell’establishment europeo.

Il programma, caratterizzato da diversi continuismi e dalla presentazione di alcune volontà caratterizzanti, andrà messo a verifica già nelle prossime settimane, quando – ad esempio – si aprirà il dibattito sulla legge di stabilità.

Il Governo attuale intende proporre presupposti di normalità, almeno nelle dichiarazioni di propositi, dalle quali giungono timidi segnali di discontinuità quando, invece, sarebbero state necessarie clamorose rotture. Sarebbe un errore, considerato anche il sentimento della parte preponderante del Paese che ha visto come un fatto molto positivo l’uscita della Lega dal governo, liquidare l’attuale Governo come in continuità col precedente.

demA ritiene, come sempre, che occorra un profilo di attenzione sul versante del rapporto istituzionale ma, nello stesso tempo, sia necessario incalzare sul programma non mancando di rimarcare i punti di dissenso, anche netto ed alternativo.

Noi sosteniamo la lotta alla TAP, TAV, all’Ilva di Taranto, la lotta dei comitati contro le trivellazioni, il Terzo Valico; per la pubblicizzazione dell’acqua pubblica, contro il regionalismo differenziato. Battaglie, queste, che di sicuro non sono nell’agenda del nuovo governo, che ha tra i suoi componenti chi ha sostenuto le grandi opere.

Riteniamo che, per quanto siano positive le misure di contrasto alle emissioni che sta immaginando il Ministero dell’Ambiente, esse rischiano di essere assolutamente inefficaci e contraddittorie in un paese che non rinuncia alle opere inquinanti, alle fabbriche di veleno o alle trivellazioni.

Sentiamo come imperativo morale porre un argine culturale, legislativo, giudiziario e politico al femminicidio, sottolineando che di brutto nella parola “femminicidio” non è la semantica, ma la pratica assassina. 

Ad uguale impegno ci chiamano le morti sul lavoro, come i reati contro l’ambiente.

Per tutto questo non scegliamo la contrapposizione aprioristica, ma continueremo caparbiamente a costruire le nostre proposte alternative a partire dalle  e con le Comunità, con le quali intendiamo da subito dare vita a coalizioni civiche che alla base abbiano l’applicazione della Costituzione.

Metteremo alla prova il nuovo esecutivo consapevoli della responsabilità che possiamo avere rispetto alla necessità di disegnare una pratica di contenuti e di governo alternative.

Capiremo se gli equilibri inediti di questo nuovo governo finiscano per creare condizioni favorevoli per le tornate elettorali locali ed in base ad esse prenderemo decisioni rispetto al nostro posizionamento.

È innegabile che la fase è difficile e complessa, ma piena di potenzialità. Lo è soprattutto per una forza politica giovane e in costruzione, come demA, che da oggi sceglie di rafforzare l’organizzazione estendendo la propria effettiva presenza sull’intero territorio nazionale. Ma è pur vero che nelle fasi di passaggio spesso nascono grandi opportunità per l’affermazione di una svolta strategica nel Paese.

Per affrontare questi ed altri temi particolarmente rilevanti per la fase politica e per la vita della nostra organizzazione si conviene di convocare l’Assemblea nazionale delle iscritte e degli iscritti per Sabato 12 ottobre a Napoli, con inizio dei lavori per le ore 10.00.

 

*Questo documento è stato aggiornato sulla base delle indicazioni emerse dalla discussione del Coordinamento e ricevute in sede di valutazione del testo proposto.