Il movimento demA non si sottrae all’appello dei lavoratori della Coop di Santa Maria Capua Vetere e di Napoli
Il movimento demA non si sottrae all’appello dei lavoratori della Coop dei supermercati di Santa Maria Capua Vetere e di Napoli in via Arenaccia che domani scioperano contro la chiusura, decisa da Unicoop Tirreno, di entrambi i punti vendita.
In strada a protestare nei pressi del punto vendita dell’Arenaccia ci saranno anche alcuni esponenti del movimento politico.
“Solo pochi anni fa, a seguito di un accordo fatto con la consorella Coop Alleanza 3.0 che prevedeva l’acquisizione da parte di quest’ultima, prima degli Iper di Quarto, Afragola e Avellino, e a seguire dei due supermercati in questione – spiegano i lavoratori – tutti i dipendenti Coop della Campania hanno fatto sacrifici e rinunciato ad integrativo e scatti di anzianità, pur di mantenere il proprio posto di lavoro. Adesso quel posto non è più sicuro. L’accordo non è stato rispettato, e dei due pdv sembra che nessuna delle cooperative voglia sapere più nulla”.
Nella diatriba lavorativa sono coinvolte circa 140 famiglie, tra interni e personale dell’indotto, come dichiara il Sindacato di Base.
“Nell’inerzia della Regione, demA condivide e sostiene la lotta del Sindacato, che combatte una battaglia dura e difficile, chiedendo il rispetto degli impegni presi, affinché i due punti vendita in questione, che attualmente operano già sotto organico, e il loro intero personale facciano ancora capo al sistema cooperativo. – si legge nel documento sottoscritto dal coordinamento nazionale – Non si tratta di richieste ideologiche campate per aria. Le due strutture insistono infatti su aree geografiche popolose, che consentono all’azienda di garantire ottimi standard commerciali, qualitativi e occupazionali. Ha ragione quindi l’USB, quando accusa l’azienda di non voler investire decisamente su due strutture che hanno un notevole potenziale e le chiede di non abbandonare l’identità storica delle Coop e non affrontare le conseguenze di scellerate speculazioni finanziarie, che nel 2016 hanno prodotto una perdita totale di esercizio di 44,7 milioni di euro, ricorrendo a chiusure inaccettabili.
In questa situazione demA si schiera a fianco dei lavoratori in lotta contro chiusure o cessioni a piccoli privati, decise per rimediare a una gestione finanziaria fallimentare, a scelte manageriali dissennate, a costi fuori controllo e a scarsi investimenti in comunicazione. Una situazione in cui i lavoratori e le loro famiglie non c’entrano nulla, sicché non si capisce perché debbano pagare colpe che non sono loro.
Ciò, senza contare i diritti costituzionali dei lavoratori calpestati e i costi sociali della perdita di posti di lavoro in territori in cui la disoccupazione ha raggiunto livelli da incubo, lo sfruttamento del lavoro è sempre più disumano e intere generazioni non hanno futuro. In questo senso il progetto della Coop è nei fatti un favore alla criminalità organizzata. Contro questa ennesima tragedia occupazionale e le sue conseguenze, demA si schiera compatta e sosterrà sul terreno politico e su quello della partecipazione attiva ogni iniziativa e lotta che il sindacato vorrà organizzare”.
Coordinamento Nazionale demA